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Produzione calze da uomo made in Italy

cotone pettinato

calza made in Italy

Produzione calze da uomo made in Italy

Potrebbero essere classificate solo come un dettaglio ma c’è sempre un momento in cui anche i dettagli fanno la differenza, è il caso delle calze da uomo, confezionate con filati di qualità, oggi hanno guadagnato terreno anche in Italia, ecco una mini guida con tutto quello che c’è da sapere per la scelta delle calze perfette e come orientarsi indicativamente nel loro uso e nella cura per farle durare di più.

Il titolo è la lunghezza del filato che si ottiene da un grammo di materia prima, per esempio, dietro a un titolo 1/90 c’è un grammo di cotone da cui sono stati ricavati 90 metri di filato. Più è alto il titolo, più sottile sarà la calza. Il filato può essere semplice o ritorto, oppure ritorto e accoppiato a un altro filo. Una calza prodotta con due filati accoppiati risulterà più resistente di una con un solo filato, a parità di titolo del filato.

Il rimaglio, si tratta della cucitura in punta toccandola non si dovrebbe sentire niente, se si sente un piccolo spessore si tratta di una cucitura a macchina, fatta dopo che la calza è uscita dalla lavorazione aperta in punta. Per molti questo spessore può rivelarsi fastidioso, da preferirsi, dunque, le calze rimagliate a mano (operazione che si fa manualmente con una macchina rimagliatrice), più costose, ma che offrono più comfort, le fibre sintetiche erano più diffuse all’estero oggi sono popolari anche da noi.

Calza in cotone, la più pregiata è in cotone filo di scozia , è leggera, resistente, assorbe e disperde il calore e la naturale traspirazione e soprattutto è irrestringibile.

Altra fibra pregiata è il Makò, un cotone a fibra lunga di origine egiziana. Per l’inverno esiste il filato Winter Cotton, più adatto alla stagione fredda in quanto più spesso.

Per l’inverno sono indicate le calze di lana, ma anche le mescolanze in lana e cotone oppure in lana e seta.

Le calze in cashmere o cammello caldissime, ma si consumano prima, compratele in cashmere e seta così la vita delle calze si allungherà.

Calza di seta preziose e delicate, da trattare con cura, riservatele alla sera o per l’estate.

Calza di lino anche questa è una calza estiva, spesso prodotta in mescolanza con il cotone.

Esistono calze con interno in cotone ed esterno in lana per avere i vantaggi di entrambe le fibre, oppure con interno in cotone ed esterno nylon che le rende più resistenti.

All’estero è popolare la taglia unica, che fa leva sulla maggior elasticità delle fibre sintetiche e semplifica la distribuzione. Le calze fabbricate con i materiali migliori, invece, hanno bisogno della misura giusta.
Infatti, se la calza è troppo stretta, dà fastidio, i filati della maglia si stressano e quindi sono più soggetti a rottura, se, invece la calza è troppo lunga, crea pieghe all’interno della scarpa e disagio a chi la indossa, poi attrito e quindi usura.

La calza corta che arriva sopra al malleolo è apprezzata molto soprattutto all’estero, ad esempio, da tedeschi, belgi e americani.

La calza media, con l’avvento delle fibre sintetiche, in grado di sostenere la calza, La calza lunga, che arriva sotto il ginocchio è quella su cui puntare per essere ineccepibili.

I Modelli, più facili da trovare sono a maglia rasata o chiffon Seguono calze a coste di varia lunghezza, le calze vanisè utilizzano un filato diverso o a contrasto, ricamate o con effetto ricamo, calze a intarso o calze a rombi, con una maglia ottenuta unendo pezzi tessuti con fili di colori diversi, di origine scozzese, i britannici le chiamano Argyle, calze operate con disegno in rilievo, calze stampate a fantasia, calze in spugna prodotte con sistema tubolare, senza tallone, per uso sportivo.

Anche qui c’è da fare una distinzione: le più pregiate sono con punta e tallone morbide. In ogni caso: le calze di spugna meglio riservarle allo sport.

Aver cura nell’ infilare una calza: non tirarla dall’estremità superiore (chiamata polsino) ma raccoglierla ai lati e poi stenderla un po’ alla volta. Insomma, come fanno le donne con i collant, non indossare calze umide, no a quelle troppo piccole, no alle scarpe con difetti che possono rovinarle, attenzione anche alle unghie che devono essere curate per evitare possibili forature alla maglia.

Attenersi all’etichetta per le istruzioni di lavaggio, onde evitare di ritrovarsi una calza in miniatura. Di solito una calza in cotone può restringersi al primo lavaggio, poi resta invariata. Per una calza in pura lana c’è pericolo d’infeltrimento e pilling (la comparsa di palline di fibra in superficie): va lavata seguendo attentamente le istruzioni. In genere la cosa migliore per i modelli più pregiati è il lavaggio a mano (per il cashmere, per esempio, con sapone neutro) e di solito i produttori raccomandano di non lavare a tamburo, non stirare, non candeggiare.

Scegliere il colore più adatto in considerazione del colore delle scarpe e dei pantaloni o Optare per la combinata cromatica cravatta più calza, con il completo smoking la scelta giusta è calza nera in seta. In generale per l’ufficio sono consigliati colori abbastanza sobri (come grigio antracite, blu, marrone, bordeaux, verde scuro), per il weekend e il tempo libero via libera agli esperimenticalza bianca meglio destinarla solo allo sport.